Qualità e produttività

Qualità e produttività

Al passo con l’innovazione tecnologica, Ceba Ingranaggi incrementa ulteriormente la propria capacità produttiva, introducendo nuove macchine per soddisfare le esigenze del mercato.

Per essere sempre più competitivi

Produzione di ingranaggi, viti senza fine, cremagliere, pulegge dentate, alberi scanalati e ogni tipo di rettifica su ingranaggi, fori, viti senza fine e cremagliere. È di questo che si occupa Ceba Ingranaggi di Carate Brianza (MB), azienda che, alla soglia dei quasi primi cinquant’anni di attività, prosegue il proprio percorso di crescita, puntando ancora su innovazione e aggiornamento tecnologico. Una vocazione mai abbandonata, nemmeno nei momenti difficili degli scorsi anni, grazie a un’indiscussa solidità finanziaria, e alla lungimiranza imprenditoriale dei titolari.

«Non è stato certo un percorso facile – spiega Fabrizio Cesana, alla guida dell’azienda insieme alla sorella Loretta – ma ci ha permesso di riorganizzare al meglio tutti i flussi di gestione commessa, dall’ufficio tecnico e amministrativo, alla produzione, alla consegna al cliente. Una sfida vinta e che ci ha consentito di non arrivare impreparati alla sempre più positiva e consolidata ripresa del mercato, ormai in atto da qualche anno». Anche il 2017, infatti, ha registrato per l’azienda un trend globale molto positivo, ricalcando lo stesso andamento dell’anno precedente. «Se i primi mesi dello scorso anno – precisa Cesana – sono stati abbastanza conservativi in termini di ordini ricevuti, da maggio in poi abbiamo assistito a una brusca accelerazione. Andamento che ha decretato un ulteriore incremento generale dei comparti da noi serviti con la produzione di ingranaggi per macchine utensili e per le acciaierie». Risultati che hanno permesso a Ceba Ingranaggi di crescere. Non solo dal punto di vista del fatturato, superando gli 8 milioni di euro, ma anche dal punto di vista organizzativo, integrando al proprio interno nuove figure professionali e nuove tecnologie. «Con prospettive per l’anno in corso e per il 2019 – aggiunge Cesana – che non dovrebbero tradire le attese, confermando ancora questo trend positivo». Anche per questo motivo l’azienda sta pianificando la possibilità di cercare nuovi spazi per ampliare ulteriormente (dagli attuali 4.500 mq) la propria superficie produttiva disponibile.

Flessbilità e ottimizzazione, dalla preventivazione alla consegna

A un mercato come già sottolineato in netta ripresa, le aziende manifatturiere devono rispondere sfoderando non solo elevata capacità produttiva, ma anche flessibilità e rapidità operativa. Tutti aspetti sui quali, da anni, Ceba Ingranaggi pone grande attenzione, investendo ingenti risorse in ottimizzazione di processo e tecnologia. «Nel corso del 2016 e 2017 – precisa Cesana – abbiamo integrato la produzione con 6 nuove macchine, due rettifiche e quattro nuove dentatrici a creatore a Cnc con tecnologia 4.0. A queste si aggiungerà, nel primo semestre 2018, una nuova rettifica per effettuare lavorazioni speciali sempre con tecnologia 4.0. Per esempio per rettificare dentature interne, oltre alla possibilità di rettificare quegli ingranaggi dove non c’è abbastanza uscita della mola, quindi con necessità di usare mole molto piccole. Macchine come sempre non standard, ma sviluppate secondo nostre precise specifiche tecniche. Una personalizzazione indispensabile per poter stare al passo con requisiti di mercato sempre più stringenti e per garantire il più elevato livello di competitività».

Adeguamento tecnologico che ha portato nel tempo l’azienda a disporre di un’unità produttiva sempre più attrezzata per eseguire lavorazioni su ingranaggi da un diametro minimo di 10 mm fino a 3.000 mm. «Attrezzature – aggiunge Fabrizio Cesana – allo stato dell’arte, che consentono, allo stesso tempo, rapidità di esecuzione e qualità della lavorazione, con controlli in processo e/o portando il pezzo nel nostro reparto metrologico su sistemi a 6 assi Zeiss per il controllo e la certificazione finale. Senza poi trascurare aspetti più legati all’operatore, sempre più agevolato nello svolgere le proprie attività». Anche da questo punto di vista l’azienda si è sempre dimostrata molto attenta. «A questo proposito – precisa Cesana – lo scorso anno abbiamo climatizzato l’officina, rendendo certamente più salubre l’ambiente dove operano quotidianamente i nostri dipendenti. Con un beneficio anche dal punto di vista dei processi, grazie a un ambiente termicamente più controllato».

Le opportunità di industria 4.0 e della attività di R&S

La visita in azienda è stata anche occasione propizia per chiedere una riflessione sull’Industria 4.0, oltre che sulla necessità e sulle possibilità di fare attività di ricerca e sviluppo in questo settore. «Il concetto di Industria 4.0 – rileva Cesana – è forse più facilmente applicabile e direttamente riscontrabile in realtà dove è prevalente una produzione di serie. Per attività come la nostra, dove ogni lotto è molto spesso composto da pezzi unici, pezzi speciali, su disegno, che richiedono fasi di lavorazione anche molto lunghe, il focus deve necessariamente concentrarsi più sull’ottimizzazione di tutto il processo che sulle singole fasi. Dalla preventivazione alla consegna. Di certo avere tutte le macchine collegate in rete è senza dubbio un grande beneficio, che consente di verificare in tempo reale lo stato di avanzamento e il rispetto delle tempistiche pianificate. Ritengo comunque ci sia ancora bisogno di tempo per completare questa trasformazione in comparti come il nostro». Rispetto alla ricerca e sviluppo, Cesana richiama invece l’attenzione su quanto i propri tecnici stanno svolgendo in ambito utensili: «Parallelamente all’attività ordinaria – spiega – stiamo facendo numerose prove e continui test con nuovi utensili, dotati di taglienti molto performanti, sui quali stiamo ottenendo interessanti risultati. Risultati resi possibili grazie alle nuove macchine acquisite, il cui apporto ci consente e ci consentirà di incrementare ulteriormente la nostra competitività».

Ceba Gears si dimostra molto attiva anche sul fronte della formazione (coinvolgendo costantemente in stage giovani studenti frequentanti gli Istituti Tecnici della zona) e sul fronte della collaborazione con le università, come con il Politecnico di Milano. «In quest’ultimo caso – conclude Cesana – la collaborazione sfocia anche in un concreto supporto a Polimi Sport per Formula Student SAE e Motorcycle Factory per il quale realizziamo alcuni ingranaggi».

Con più di 1.500 studenti partecipanti, 60 Università provenienti da tutto il mondo Formula Student e Motorcycle Factory stanno diventando sempre più una realtà affermata nel panorama delle competizioni autosport e motorsport studentesche. L’obiettivo di ogni team è quello di progettare e realizzare il prototipo da corsa per confrontarsi con le altre Università su circuiti europei.


Articolo pubblicato sulla rivista Organi di Trasmissione di marzo 2018

Condividi sui social