Più qualità per le coppie coniche

Più qualità per le coppie coniche

Grazie all’integrazione di un mirato software e di un’adeguata apparecchiatura di controllo, Ceba Ingranaggi è in grado di eseguire oggi anche il controllo geometrico di passo elica ed evolvente per coppie coniche Klingelnberg.
Ci sono aziende che in questi ultimi anni, non solo hanno compiuto un percorso riorganizzativo e di ristrutturazione interna, ma hanno anche pianificato investimenti importanti per poter incrementare il loro livello di competitività, valorizzando ulteriormente la qualità del prodotto e del servizio offerto. Tra queste anche Ceba Ingranaggi di Carate Brianza (MB), specializzata nella produzione di ingranaggi, cremagliere, pulegge dentate, alberi scanalati e ogni tipo di rettifica, che ha fatto dell’aggiornamento tecnologico e della gestione sempre più manageriale della propria attività, importanti elementi differenziati.

«Le attuali condizioni di mercato – sottolinea Fabrizio Cesana, titolare e alla guida dell’azienda insieme alla sorella Loretta – impongono dinamiche precise nell’organizzazione e nella gestione delle commesse. La nostra risposta è stata qualche anno fa quella di intraprendere un mirato processo di revisione e di ottimizzazione di tutte le fasi operative, che comprendesse anche l’integrazione di nuovi macchinari e di servizi aggiuntivi di supporto».

In questo senso, l’ultima integrazione in ordine cronologico, è stata l’adozione di uno specifico software e di un’apparecchiatura di controllo installata in macchina (Renishaw) per poter eseguire i controlli geometrici, dell’elica, dell’evolvente e del passo, sugli ingranaggi conici Klingelnberg spiroidali, senza dimenticare che lo stesso controllo può essere effettuato su centro controllo Zeiss.

«Una tecnologia poco diffusa, forse per l’importanza dell’investimento – aggiunge Cesana – che si inserisce in un contesto, quello del controllo della produzione e della fornitura di grafici e report certificati, che non trova ancora adeguato riconoscimento sul mercato. Se non laddove obbligatorio, ma che rappresenta un’opportunità distintiva di mercato».

Tecnologia che, in sintesi, prevede, dopo una prima fase in cui si sgrossa di rettifica l’ingranaggio conico, l’impiego in automatico di un tastatore che processa una serie di rilevazioni, fornendo i risultati raccolti in grafici e reportistica certificata. A quel punto l’operatore, in base alla specifica commessa e ai requisiti richiesti dal proprio cliente, può decidere se accettare oppure procedere con un’ulteriore fase di lavorazione.

«In tal caso il software – continua lo stesso Cesana – di concerto con la macchina, ricalcola le correzioni e procede automaticamente con l’ulteriore rettifica. A pezzo finito è possibile rieffettuare il controllo direttamente in macchina, generando i relativi grafici e report, oppure procedere portando il pezzo stesso nel reparto metrologico su sistemi a 6 assi Zeiss per il controllo e la certificazione finale».

L’adozione del software e del sistema di controllo consente ai tecnici Ceba maggiore efficacia nella gestione di processo, annullando la precedente necessità di movimentazione pezzo dalla rettifica al tester e viceversa, nel caso di non rispetto delle tolleranze volute.

Tecnologia in costante evoluzione

Come già sottolineato, l’azienda ha sempre riposto nell’aggiornamento tecnologico grande importanza, la cui conferma proviene dal continuo inserimento di nuovi macchinari nei vari reparti produttivi.

«Solo negli ultimi 18 mesi – rileva Cesana – abbiamo integrato in officina ben quattro nuovi macchinari, tra cui 2 nuove rettifiche in grado di rettificare siano a 2000 mm di diametro e fino al modulo 40, con profilatore a CNC e controllo qualità in macchina».

A queste si aggiungono anche due dentatrici a creatore a CNC, capaci di dentare ingranaggi con diametri fino a 1.200mm installata nel mese di marzo 2016, in affiancamento a una dentatrice già operativa dallo scorso anno, ma con campo di lavoro sino a 3.000mm di diametro (modulo fino a 30, con corsa verticale 1.000mm).

«Macchine – prosegue Cesana – non standard, ma sviluppate secondo nostre precise e specifiche tecniche, chiamate a rispondere le più diverse esigenze dei settori serviti».

Il valore aggiunto della qualità

Al fine di valorizzare e certificare la qualità globale di tutta l’attività svolta, l’azienda ha inserito già dallo scorso anno anche una nuova figura, l’ing. Guido Fusetti, preposto proprio al ruolo di gestione qualità, dal punto di vista più normativo, di supervisione e di verifica.

«Il ruolo dell’ing. Fusetti – sostiene Fabrizio Cesana – si è concretizzato in una gestione della qualità ben più strutturata e allineata alle esigenze, non più oggi solo prerogativa del mercato estero, com’era fino a solo qualche anno fa, ma anche di quello italiano».

In riferimento all’export, al quale Ceba Ingranaggi guarda con sempre maggiore interesse, la quota si attesta oggi a un 35% (con Europa, Nord Africa e Asia le principali zone servite in modo diretto e/o indiretto), in crescita, come lo è stato anche il fatturato.

«Il 2015 – conferma Cesana – è stato per noi un anno positivo, risultato ottenuto grazie al prezioso contributo di tutta la nostra squadra che ad oggi consta di una trentina di persone. Operatori motivati e qualificati ai quali è stato dato a fine anno un premio produzione, quale riconoscimento per l’impiego profuso e gli obiettivi raggiunti. Anche il 2016 è iniziato con buone prospettive con un trend, che se sarà mantenuto, vedrà replicare nuovamente a fine anno questa apprezzata iniziativa».

Positivi risultati dettati da un ampliamento del parco clienti, «stiamo addirittura realizzando alcuni pezzi meccanici che andranno montati su apparecchiature del CERN di Ginevra – sottolinea Cesana – e da una visione sempre più strutturata dell’attività ma che, al tempo stesso, assicura flessibilità, snellezza operativa e risposte rapide». Approccio reso possibile dal fatto che Ceba Ingranaggi controlla e gestisce internamente (fatta eccezione per la sola parte di trattamento termico) tutto il processo. Dall’acquisto delle materie prime (con la disponibilità di materiale da barra grezzo pronto all’uso in un magazzino in continuo ampliamento) a tutte le lavorazioni necessarie, fino alla consegna.

«Iter gestionale – conclude Cesana – sempre più digitale, con una tracciabilità totale della commessa, a favore della massima ottimizzazione delle tempistiche, della qualità di processo, di prodotto e di servizio».


Articolo pubblicato sulla rivista Organi di Trasmissione di giugno 2016

Condividi sui social